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Lo Scontro Quotidiano

by Lo Scontro Quotidiano

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1.
Parco Giochi 03:25
Abbiamo vinto la battaglia, ucciso tutti i nostri eroi Aperto gli occhi per sognare, non sappiamo camminare Abbiamo vinto la battaglia, ucciso tutti i nostri eroi Aperto gli occhi per sognare, non sappiamo camminare I primi passi senza grazia, accecati dalla luce Il terrore dell’ignoto, ma il mondo è solo nostro La paura dello spazio, della scelta personale, senza mani che ci spingono Siamo soli, ma siamo liberi, liberi di essere Siamo scoperti, senza difese, ma respiriamo fuoco! I tamburi dentro al petto non ci fanno sta in pace Ma è la sfida che vogliamo Non stiamo fermi, siam irrequieti, noi siamo vivi Senza più regole, senza più etiche, se non le nostre Con le mani e con le braccia salutiamo il vecchio mondo Lascia un vuoti gigantesco, un enorme parco giochi Senza limiti di logica né paura di sentire, ci incontriamo nella nebbia di nuovo insieme, sempre più liberi, sempre più vivi!
2.
Il Mio Anno 02:31
Quando sarà inverno, ci coloreremo i capelli di giallo Per illuminare le fredde giornate senza luce Quando pioverà, staremo abbracciati davanti al mare Guardando le nuvole che nuotano piano Andremo a pattinare al parco, per svegliare il sole che dorme E la città sarà, la nostra giostra
3.
Stasi di vita quotidiana Così perfetta ed organizzata Ogni incertezza è esorcizzata Da conosciuto ritmo, scandita Sempre le stesse facce, sempre le stesse mosse Scavano profonde fosse scavano accoglienti fosse Le nostre Grandi insalate di intelletto Condite con parole sciocche Vomitate dalle nostre bocche Per continuare a stare dove stiamo Sempre le stesse facce, sempre le stesse mosse Scavano profonde fosse scavano accoglienti fosse Le nostre Ogni incertezza esorcizzata Lo scetticismo è la sola religione Perché provare? Perché rischiare? Meglio sforzarsi per non cambiare Stringere i denti fino a farli sanguinare Restare uguali a sempre, per sempre uguali Indifferenti a tutto come pupazzi di prosciutto
4.
Intossichiamo i nostri corpi senza arte e senza amore Invocando ed aspettando lo spento dio del torpore Per avere una speranza di zittire l’anima Per avere una speranza di sentire l’anima E soffochiamo i nostri sensi in dozzinale ostinazione Per ballare disinvolti al party della disperazione Con un sogno nella testa e la speranza dentro al cuore Di scacciare l’incertezza per almeno un paio d’ore Certo è che il dubbio duole la paura che distrugge Meglio far finta di niente ed unirsi a chi già fugge Ma se guardi bene vedi son sorrisi disperati i timori dentro gli occhi abilmente camuffati Nella corsa per la gioia l’ingordigia detta legge Ed è a questa che obbedisce cieco tutto quanto il gregge La distanza è calcolata, i discorsi sono vuoti Ripetuti all’infinito come un mantra per idioti Quando cado e batto forte, forse allora me ne accorgo Quando inciampo ed apro gli occhi, forse allora lo capisco Mi prometto la salvezza, e per poco non ci credo Ma alla fine mi rialzo e continuo questo gioco
5.
Leggere le tue parole è stato bere benzina Accendere un fiammifero e poi inghiottirlo ..e va bene così..io sto bene così Le cose vanno come vanno, è andata come andata Non mi dico più bugie, tu non ci sei più Non me dico più bugie, ti voglio ancora qua Leggere le tue parole è stato bere benzina Accendere un fiammifero e poi inghiottirlo Ma la fiamma vomitata piano tutto ha illuminato Non mi dico più bugie, tu ormai non ci sei più Non mi dico più bugie, non ci sei mai stata Non mi dico più bugie, ti ho solo immaginata Non mi dico più bugie, forse ti ho inventata Le cose vanno come vanno, è andata come andata Così dev’essere
6.
Mai una gioia mai una gioia mai una gioia mai Il tuo mondo è un posto ostile, tutto deve andare male L’unico scopo è soffrire e potersi lamentare Mai una gioia mai una gioia mai una gioia mai Se va bene è fortuna, ma se va male la colpa è tua Il futuro non ha sorprese, tanto sai già come andrà: male! Mai una gioia mai una gioia mai una gioia mai Non ti fidi di chi hai intorno, il tuo prossimo è il nemico Che ti giudica dall’alto mentre tu annaspi nel fango Sono gli altri a stare bene, tu li invidi da lontano Sei gentile e sei cordiale, è il tuo modo per odiare Mai una gioia mai una gioia mai una gioia mai Mai una gioia mai una gioia mai una gioia mai
7.
L'Umore Nero 04:03
L’umore nero è come un liquido che cola, non risale ma ristagna E quanto è bello il letto tiepido, il materasso che ti abbraccia Alzarsi è cosa insormontabile, palpebre dure come il piombo E nella testa una centrifuga, vorticando ti prosciuga Canzoni tristi per non dimenticare che domani vorrai piangere L’umore nero è come un liquido che cola, forma solo una pozzanghera Ma la coscienza è così stretta che, ti senti perso in un oceano L’umore nero è come un liquido che cola, io l’ho usato come inchiostro Con le parole ho fatto corde, ed un zattera di carta L’umore nero è come un liquido che cola L’umore nero è come un liquido che cola L’umore nero è come un liquido che cola E prima o poi ci bagna tutti

about

Fede Leprissi - voce/chitarra
Danny Boy - basso/voce
Flores Juan Rodrigo -chitarra/voce
Mig the Machine - batteria

credits

released July 7, 2015

Registrato al Fudo Recording Studio di Arezzo.

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Lo Scontro Quotidiano Florence, Italy

Punk-rock semplice e diretto, "alla vecchia" per dirlo in altri modi, per affrontare le piccole lotte di tutti i giorni.

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